1833
Chiude il Collegio Comelli
Dopo oltre un secolo e mezzo di attività chiude il Collegio Comelli, istituito nel 1663 dal nobiluomo Domenico Comelli per il mantenimento agli studi di alcuni giovani bolognesi meritevoli, sull'esempio del collegio fondato da Giovanni Jacobs per i Fiamminghi.
Nel 1665 gli eredi Comelli, esecutori delle volontà testamentarie di Domenico, avevano acquistato in strada Maggiore n. 71 “una grande e nobile casa”, che rimarrà a disposizione dell'istituzione fino al 1922.
Avevano comprato inoltre una tenuta tra Minerbio e Bentivoglio, i cui proventi serviranno per secoli a sovvenzionare l'attività del Collegio.
Dal 1833 i giovani non saranno più mantenuti nell'antica casa, ma riceveranno una borsa di studio, rimanendo presso le loro famiglie. Più avanti anche questa forma di assistenza sarà sostituita da premi di laurea.
Fonti della notizia:
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Alberto Dallolio, Il collegio Comelli in Bologna, Bologna, N. Zanichelli, 1932
Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 143-152
Nel nome di Bologna. Consulta tra antiche istituzioni bolognesi, a cura di Guglielmo Franchi Scarselli, Bologna, L'inchiostroblu, 2007, pp. 54-57
Athos Vianelli, L'antica università di Bologna. Origini, fatti e vicende, con disegni di Alessandro Cervellati, Bologna, Tamari, 1978, pp. 118-119
Athos Vianelli, Il palazzo del collegio Comelli in Strada Maggiore e l'istituzione che vi ebbe sede, in: "Strenna storica bolognese", 1982, pp. 419-432